Segnalazione a cura dell'Avvocato Viviana Fiorella Liuzzi relativa a messaggi contenenti allegati dannosi inviata tramite PEC in Italia
Pubblicato da Viviana Fiorella Liuzzi Avvocato Cassazionista Ordine degli Avvocati di Roma e Abogado Ilustre Colegio de abogados de Alcalá de Henares in Comunicazioni dell'Avv. Viviana Fiorella Liuzzi · Martedì 01 Mar 2022
Tags: Pec, allegato, contenuto, dannoso, azienda, Vicenza, cybercrimine, fattura, reati, informatici, fattura
Tags: Pec, allegato, contenuto, dannoso, azienda, Vicenza, cybercrimine, fattura, reati, informatici, fattura
1 Marzo 2022
Segnalazione relativa a messaggi contenenti allegati dannosi inviata tramite PEC in Italia a cura dell'Avvocato Viviana Fiorella Liuzzi
Ritengo opportuno segnalare una situazione accaduta ad un'azienda a cui ora il nostro Studio sta prestando assistenza legale per tutelarla:
tale ditta ha ricevuto presso il proprio indirizzo PEC un messaggio da una ditta individuale di Vicenza che non conosceva e con cui non aveva mai avuto alcun rapporto, il quale aveva ad oggetto il nome della ditta individuale ed il seguente contenuto:
“Spett.le Ditta _____________, C.F. ______________
Indirizzo
in allegato trovera' la Sua fattura di cortesia che abbiamo inviato elettronicamente. Tale documento non ha alcun valore fiscale. Le ricordiamo che il documento valido ai fini fiscali e' disponibile all'interno della Sua area riservata fatture e corrispettivi.
Ringraziandovi per l'attenzione porgiamo cordiali saluti.
Questo messaggio e i suoi allegati sono indirizzati esclusivamente alle persone indicate. La diffusione, la modifica, la riproduzione di queste informazioni sono vietate. Qualora abbiate ricevuto questo documento per errore, vi preghiamo di comunicarlo al mittente e di provvedere alla sua eliminazione.”
Ringraziandovi per l'attenzione porgiamo cordiali saluti.
Questo messaggio e i suoi allegati sono indirizzati esclusivamente alle persone indicate. La diffusione, la modifica, la riproduzione di queste informazioni sono vietate. Qualora abbiate ricevuto questo documento per errore, vi preghiamo di comunicarlo al mittente e di provvedere alla sua eliminazione.”
L'azienda destinataria per sicurezza non ha provveduto ad aprire il file ed ha contattato immediatamente l'azienda mittente segnalando l'avvenuta ricezione del messaggio ed indicando che non conosceva l'azienda, che non aveva ordinato alcun prodotto dalla stessa, chiedendo chiarimenti su quanto stesse accadendo.
L'azienda dalla cui pec era stata inviata una presunta fattura alla cliente del nostro Studio non rispondeva al mittente -ossia all'azienda a cui era stata inviata la presunta fattura -la quale ha chiesto quindi di essere assistita in via legale dal nostro Studio.
Ho quindi provveduto a chiedere ai tecnici informatici del nostro Studio di esaminare in primo luogo, da un punto di vista informatico, il documento ricevuto dalla nostra assistita.
I tecnici informatici del nostro Studio hanno verificato il file allegato al messaggio, in formato zip, nel cui nome si faceva riferimento al reale codice fiscale dell'azienda ma in realtà tale file- non aperto dall'azienda destinataria- conteneva un “malware”.
Il nostro Studio sta provvedendo ad avviare tutte le necessarie investigazioni e azioni legali al fine di capire chi sia l'autore di ciò e al fine di tutelare in ogni sede civile e penale l'azienda nostra assistita, ma ritengo opportuno segnalare questa situazione affinchè chiunque riceva un messaggio di posta elettronica certificata (in questo caso il messaggio proveniva dal vero indirizzo PEC di un'azienda di Vicenza) avente le caratteristiche sopra descritte, per esempio da un'azienda italiana mittente che non conosce, con la quale non ha alcun rapporto commerciale:
- eviti di aprire i file inviati (come è noto alle aziende che ricevono abitualmente fatture via pec) senza prima verificare che non siano dannosi;
- contatti immediatamente l'azienda mittente per segnalare l'accaduto e chiedere chiarimenti. Ovviamente in tal caso l'azienda mittente potrebbe non rispondere perchè “non vuole” oppure perchè la sua casella pec è oggetto di cybercrimine e quindi non viene a conoscenza di tale messaggio;In assenza di riscontro dal mittente, ritengo a mio parere opportuno, considerato che lo stesso presunto mittente potrebbe essere vittima di reati informatici, segnalare l'accaduto alle autorità competenti al fini di tutelare l'azienda presunta mittente, se non colpevole, l'azienda/persona destinataria e altre potenziali vittime.
Questa comunicazione è in italiano ma nei prossimi giorni sarà disponibile anche in altre lingue.
Viviana Fiorella Liuzzi
Avvocato- Iscritta presso l'Ordine degli Avvocati di Roma
Patrocinante in Cassazione
Abogado
Colegiada 3657 del Ilustre colegio de Abogados de Alcalá de Henares (Madrid, España)
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